“Fare arte è un modo per possedere il destino.” (Marvin Gaye)

Sono Erin, siciliana, classe 1987, tatuatrice dal 2012, illustratrice freelance dal 2015 e terza generazione di una famiglia di artisti.

La creatività e l’espressione del Segno nelle sue forme è riconducibile all’azione di un muscolo involontario, per quanto banale ciò si possa ritenere. Ad un certo punto della vita, semplicemente bisogna soccombere con gioia alla necessità di esprimere se stessi attraverso l’arte. La vera velleità è credere di essere arrivati al traguardo o, al massimo, di voler fare un mucchio di soldi con ciò che si crea.

“I believe in Roots”

“…alcuni antropologi sostengono che il tatuaggio sia uno dei gesti con cui l’uomo si è differenziato dalla scimmia, un gesto di consapevolezza di sé…” (Luisa Gnecchi Rusconi)

Qirat (kirat) è la mia ricerca sull’identità, il cui scopo è la costruzione di un nuovo sé o la sua affermazione attraverso il segno inciso nella pelle. Il progetto nasce dalla mescolanza dei caratteri del tatuaggio “tradizionale” in senso stretto: il disegno è battuto a mano, senza l’ausilio della macchinetta e nasce per essere unico; a questo si vuole unire la sua antica funzione di strumento terapeutico, unito allo studio della simbologia e ad una conoscenza in costante crescita del tradizionale italiano e americano.

“Qirat” era il nome arabo del carato, che derivava dal nome del seme della carruba ed era utilizzato come unità di peso per i metalli preziosi. Diventa quindi simbolo del legame con la propria origine, non intesa come impedimento ma come strumento di conoscenza di sé.

Martina Licitra © tutti i diritti riservati

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